Lo è davvero? Importante intendo, per i Freelance?

I punti di vista sono diversi, come le situazioni che un freelance, scrittore indipendente, affamato di collaborazioni sempre nuove, sempre stimolanti, sempre diverse, si trova a dover vivere. I pro del caro vecchio biglietto da visita sono notevoli.

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· Con un semplice pezzetto di carta si danno di se tutte le informazioni importanti sul come, dove e quando contattarci. Quindi è d’obbligo sia semplice, immediato e professionale. ( e non come quello che avevo in mente io >_>’)

· E’ immediato. Niente scene imbarazzanti tipo.. “Non ricordo mai il mio numero”, “Hai una penna?”, “Questa penna non funziona!!”.

· Circola rapido come le parole, ma non dovrebbe volar via.

· Ci regala un tocco di professionalità, e ci da un certo tono. Un po’ di fumo, nella speranza l’arrosto non sia deludente.

· Costa poco e può essere un buon mezzo pubblicitario.

Ma è anche vero che il freelance spesso e volentieri non entra in reale contatto con il “dispensatore di lavoro”. Ci si trova tramite siti che propongono l’incontro fra domanda e offerta, e il biglietto da visita diventa davvero secondario una volta che ci si è scambiati l’e-mail.

Quindi che fare? Credo che possedere un biglietto da visita non faccia mai male. Non esageriamo però nel numero che decideremo di stampare, visto che la e-mail, il contatto skype, o il numero di cellulare si cambiano più rapidamente di quanto non si faccia con un paio di jeans, e non commissioniamo il nostro biglietto da visita a specialisti del design. Andrà benissimo anche qualcosa di casereccio. Esistono una marea di sevizi web pensati per la creazione del biglietto da visita ad hoc, ci potremmo servire di  Photoshop per gli addetti ai lavori, o Publisher per chi ama i modelli belli che pronti.

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E ricordiamo che integrare alla tradizione la tecnologia non fa mai male. Visitate il sito urfooz.com.  Avrete la possibilità di creare un personale avatar, più o meno somigliante e di inserire tutti i vostri dati sensibili da distribuire tramite e-mail, msn, skype, blog e social network.

Che ne pensate?

Photo Credit: Renee Swigert


Di Claudia Zedda

Sono una scrittrice cagliaritana, web content, laureata in lettere moderne con indirizzo socio antropologico, ricercatrice indipendente e creativa cronica. Ho pubblicato due saggi tutti incentrati sulla tradizione sarda (Creature Fantastiche in Sardegna ed Est Antigoriu), un romanzo (L'Amuleto) e oltre ad esserefreelance.it gestisco il sito www.claudiazedda.it, www.bottegakreativa.it e www.koendi.it Visitali per conoscermi meglio!

11 commenti a “L’importanza del biglietto da visita”
  1. “non commissioniamo il nostro biglietto da visita a specialisti del design. Andrà benissimo anche qualcosa di casereccio”.
    Secondo me dipende.

    Innanzitutto lo stesso discorso potrebbe farlo un grafico riguardo al tuo lavoro (e che ci vuole a scrivere un testo per un sito? Perché dovrei spendere per un copy?)

    E poi la differenza tra un biglietto stampato con la mia stampante e ritagliato da me e uno fatto in copisteria o da un designer si vede. Eccome.

    Certo per iniziare va bene tutto, ma uno dovrebbe forse guardare un po’ più in là.
    La fatica dei freelance è proprio quella di farsi prendere per professionisti e presentarsi con un’immagine così così non è proprio il massimo.

    Se uno apre un’attività certe spese le dovrebbe comunque analizzare e non dire a priori “non mi serve”.

  2. Chiaramente intendevo che ciascuno è libero di creare tramite photoshop o quant’altro il proprio biglietto da visita, riservandosi di farlo stampare a chi di dovere se non avesse a disposizione strumenti professionali, proprio come ho fatto io con il mio.
    A ciascuno il proprio mestiere!
    Grazie mille Simona per essere passata di qui, e complimenti per il tuo spazio web!

  3. Per un lavoro che si sviluppa soprattutto in Rete come il webwriter freelance penso che dare un esempio di quello che si sa fare, magari mandando i link dei propri articoli migliori è il miglior biglietto da visita.

  4. Articolo interessante e a riguardo vi segnalo il nostro nuovo servizio web che aggiunge valore al proprio biglietto da visita ma sopratutto alla propria personalità … cosa che spesso non si riesce a far notare con il biglietto da visita!
    Stiamo per lanciare il servizio, potete iscrivervi al lancio direttamente dal sito web http://www.contatta.me

    Provatelo!
    Ciao

  5. Non ci crederai ma ci pensavo giusto in questi giorni… mi sa che con questo post mi hai convinta definitivamente: avrò il mio biglietto da visita.
    Farseli stampare da una delle tante tipografie online non costa neppure molto… ok, vado ad ordinarli 😉
    ps. Colgo l’occasione per complimentarmi con te per questo blog, fonte di ispirazione da sempre 🙂

  6. Grazie Francesca,
    sì credo che il biglietto da visita, cartaceo e virtuale sia davvero utile per un freelance, meglio ancora se con grafica creativa 🙂 Regala un tocco di professionalità in più e molto spesso mi ha risparmiato scene imbarazzanti tipo “Sì un attimo… non trovo la penna in questa borsetta da Mary Poppins!” o “Perfetto, segna il mio numero. 348 66 1 ehm… un attimo non me lo ricordo” Sono le scene tipo che mi hanno convinto per il biglietto da visita!

  7. Per quanto mi riguarda, essendo io un libero professionista di quelli che non lavorano solo online, la questione non si è praticamente mai posta. Ma secondo me, il biglietto da visita, è FONDAMENTALE comunque.

    Fatico un po’ a comprendere i “contro” che hai elencato: il numero di cellulare di lavoro NON VA MAI CAMBIATO, se ha girato per troppe mani e ricevete telefonate notturne (come è successo a me qualche volta) spegnetelo quando andate a dormire e lasciate acceso quello che conoscono solo la mamma e il/la compagno/a; quanto all’e-mail, essendo quasi sempre le e-mail di lavoro del tipo info@xxxxxxx.com, non so come possa cambiare spesso.

    Io il mio l’ho commissionato a una professionista che conosco, la quale mi ha poi consigliato il sito a cui farlo stampare. Non perché volessi avere chissà quale approccio superprofesscional con i miei clienti, ma semplicemente perché sono troppo poco esperto di software adatti e troppo incasinato per studiarmi anche solo lo stretto necessario (posto che non basterebbe comunque, ci vuole anche un po’ di senso estetico dell’immagine che non ho mai coltivato più di tanto).

    Cheers 🙂

  8. Grazie per i tuoi consigli Izze, tutti pienamente condivisibili, specie quello dello spegnere il telefono prima di andare a letto (ma anche durante le vacanze).
    Have a good day 🙂

  9. Questo post me lo stavo per perdere! 🙂

    Concordo anche io sul commissionare il proprio biglietto da visita a uno grafico di fiducia. Dato che in agenzia mi hanno insegnato con successo a usare Photoshop e InDesign, ho provato a fare da sola il biglietto da visita. Ma per quanto il risultato fosse più che soddisfacente, alla fine la mia grafica di fiducia (http://about.me/freakettona) mi ha confezionato un lavoro super.

    Credo che i costi della progettazione e realizzazione di un BdV debbano comunque essere sempre contemplati quando si avvia una professione come la nostra (per dirla in breve).

    E per quanto riguarda i contro del BdV, direi che ci sono soltanto quando il biglietto da visita è stato pensato e realizzato male!

  10. D’altronde chi non risica non rosica e un minimo di investimento è fondamentale, non solo per il biglietto da visita, ma anche per la creazione di una buona pagina web.
    Se poi si è dotati di una certa fantasia o di estro creativo, ci si può cimentare, ma ho imparato a mie spese che ciascuno ha il proprio lavoro, ed è giusto che svolga principalmente quello! 🙂 Grazie per il tuo contributo Erania 😉

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