Saper dir di no ai clienti troppo esigenti è importante per un freelance, anche se non semplice. E così spesso si accetta un lavoro, seppure saturi d’incarichi, rischiando di svolgere male tutti gli impegni presi precedentemente. Un ni delle volte si rivela particolarmente utile.

Certo che è semplice, per lo meno fintanto che non ci si trova immersi nella situazione che richiede il nostro categorico, sicuro e di carattere No. Ma alzi la mano il freelance che quando serve sa farlo.

Soprattutto perché si ha un dannato timore di perdere il cliente e quindi pur di non correre il rischio, si dice di si anche quando non si potrebbe. Normalmente accade quando si è letteralmente sommersi di lavoro; improvvisamente e soprattutto inaspettatamente si viene contattati dal nostro cliente “Signor X” quello che paga sempre, bene e profumatamente, con un urgenza imprevista. La cosa è particolarmente comune, almeno per quel che mi riguarda.

Ma quando il calendario è già stracolmo e con difficoltà riusciamo a svolgere i lavori accettati in precedenza come dire di no? E soprattutto è davvero così conveniente dire di si?

Credo che la risposta sia più che ovvia. Quando si prendono più lavori di quelli che è possibile svolgere, semplicemente questi vengono svolti male, sbrigativamente, con poca attenzione e cura, per lo meno non con quella solita e si rischia di svolgere un lavoro poco soddisfacente per entrambe le parti.

E allora come risolvere il problema?

Seppurela mancanza di pianificazione altrui non è un problema che ci riguardi in linea di massima, quando si tratta di un nostro caro cliente, bhe a quel punto le cose cambiano.

Potremmo affrontare la situazione in 3 modi differenti, tutto sta a voi ed al vostro rapporto con chi commissiona il lavoro.

·Negoziare il termine entro il quale consegnare il lavoro, potrebbe essere una soluzione intelligente. Spesso la scadenza è assolutamente arbitraria e facilmente modificabile. A chi non è capitato almeno una volta di privarsi del sonno per consegnare un lavoro, trafficando con portatile anche durante il fine settimana per poi giorni dopo ricevere una mail di questo tipo: “ Rientro ora dalle vacanze, il lavoro mi sembra buono ”!

·Negoziare il campo di applicazione, cercando di comprendere se effettivamente è possibile che il cliente accetti che venga svolto meno lavoro, o l’intera commissione possa essere suddivisa in diverse parti. E’ probabile che parlandone con il cliente il problema possa essere semplicemente risolto.

·Passare il lavoro con un altro freelance di cui ci si fida. Si potrebbe domandare a questo di svolgere il lavoro, che prima della consegna verrà supervisionato direttamente da voi. E’ bene che le comunicazioni fra freelance e cliente siano avvengano tramite voi visto che il rischio che si può correre è quello di perdere un cliente che vi abbandona per il vostro collega. In ogni caso dareste l’immagine del professionistache prima di tutto pensa al cliente.

Quando il cliente super esigente non si dovesse accontentare davanti a queste soluzioni ci si deve chiedere se davvero si è interessati a lavorare con per conto dell’esigente dell’ultimo momento. In ogni caso, se il cliente non decide per il compromesso, forse è meglio rinunciare al lavoro, per evitare di svolgere male tutti quelli precedentemente accettati.

Cosa ne pensate? Avete mai dovuto gestire una situazione di questo genere? Se usate tecniche diverse per cercare un compromesso ragionevole o semplicemente volete condividere le vostre esperienze, utilizzate i commenti.

 

Di Claudia Zedda

Sono una scrittrice cagliaritana, web content, laureata in lettere moderne con indirizzo socio antropologico, ricercatrice indipendente e creativa cronica. Ho pubblicato due saggi tutti incentrati sulla tradizione sarda (Creature Fantastiche in Sardegna ed Est Antigoriu), un romanzo (L'Amuleto) e oltre ad esserefreelance.it gestisco il sito www.claudiazedda.it, www.bottegakreativa.it e www.koendi.it Visitali per conoscermi meglio!

3 commenti a “Imparare a dire di no!”
  1. […] Ci scelgono i clienti, o siamo noi a sceglierli? Un po’ entrambe le cose. Dobbiamo piacerci a vicenda. E per scegliere un cliente dobbiamo informarci sul suo conto, esattamente come lui si informa sul nostro. Come? Parlando con colleghi, navigando, frequentando i forum del settore. E se il cliente non ci piace? Semplice, basta imparare a dire: “no, grazie!”. […]

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