Diventare madre ti regala un punto di vista completamente diverso: fino a 22 giorni fa credevo che la vita fosse mia, trascorrevo ore a cazzeggiare su Pinterest (sospiro rassegnato) e infiniti momenti erano dedicati alla creazione di qualche nuova buona idea che presto o tardi avrebbe preso vita. Bene da 21 giorni le cose non stanno più così: essere freelance è diventata mamma, e di cambiamenti ce ne sono stati parecchi. I primi giorni ho creduto che non avrei più ripreso a lavorare, e invece eccomi qua: ho lavorato fino al giorno prima del parto, e due settimane dopo l’evento sono di nuovo in pista. Certo non è mica facile, ma non è nemmeno impossibile per una mamma freelance che non intende rinunciare alla propria carriera.

Ecco cosa ho imparato in questi 21 giorni di nuova vita:

i clienti non si dimenticano di te. Ero più che certa che dopo il grande annuncio in tanti mi avrebbero scaricato e invece le cose sono andate diversamente. Non solo i vecchi clienti non si sono dimenticati di me, ma in molti mi sono stati molto vicini e udite udite, ne ho trovato pure di nuovi! Ovviamente il ritmo di lavoro si è rallentato, ma ciò non toglie che le serrande della mia attività siano ancora aperte. D’altronde riprendere a lavorare 15 giorni dopo il parto mi è stato indispensabile per riacquisire contatto con la mia vita e ritrovare le mie vecchie abitudini;

chiamatemi Mary Poppins. Non ho la bacchetta magica purtroppo, per cui la mia casa somiglia ad una giungla di pannolini e bibi, libri e roba da stirare, eppure a salvarmi è stata la mia innata passione per l’organizzazione e la mia cara, vecchia moleskine. Come mi organizzo? Come al solito: a inizio giornata butto giù la lista delle cose da fare e immediatamente dopo le organizzo in base alla priorità. Naturalmente ora tra un lavoro e un altro, più che una pausa rigenerante inserisco una poppata o il lavaggio pannolini (eh sì, ho deciso di complicarmi la vita scegliendo i panni lavabili!), ma la vita è bella perché è varia no?

dormi, lavora e crea quando puoi. Te l’ho già detto: la vita non è più mia e il più delle volte mi sento la colf di mia figlia che quando ha fame, vuole essere cambiata o coccolata diventa il più esigente dei clienti. Non è un caso che “simpaticamente” in famiglia la si chiami T.Rex. Superati i primi giorni di puro panico e di giornate trascorse troppo rapidamente ho capito il segreto: se hai la fortuna di avere una bambina che dorme parecchio, approfittane e quando lei dorme, dormi pure tu. Organizza il tuo lavoro in base alle sue abitudini, e quando hai la possibilità evadi: esci con lo scriciolo e il maritino, respira a pieni polmoni aria pulita e lascia che la tua testa riprenda a creare;

le potenzialità di una mamma sono infinite. Non credevo, ma oggi riesco a fare molte più cose durante una giornata e molto più rapidamente. Ovviamente ho dovuto rinunciare ai miei piccoli e grandi spazi (ti ho già detto che non entro su pinterest da settimane?) ma durante la giornata riesco a farci stare praticamente tutto quello che è davvero importante;

mai sentirsi in colpa. Ovviamente ci sono le giornate più produttive e quelle meno produttive, quelle durante le quali la casa è uno splendore e quelle nelle quali la casa è una bolla di puro caos. Io ho imparato a fare spallucce e prendere la vita con un poco più di filosofia. Durante le giornate buone lavoro, riordino, faccio yoga e leggo, durante quelle meno buone… beh, sopravvivo! Questa è stata senza dubbio una buona giornata: sono persino riuscita a scrivere un pezzo per il mio caro vecchio blog!

Buon fine settimana Freelance!

Photo Credit: Anita Morra

Di Claudia Zedda

Sono una scrittrice cagliaritana, web content, laureata in lettere moderne con indirizzo socio antropologico, ricercatrice indipendente e creativa cronica. Ho pubblicato due saggi tutti incentrati sulla tradizione sarda (Creature Fantastiche in Sardegna ed Est Antigoriu), un romanzo (L'Amuleto) e oltre ad esserefreelance.it gestisco il sito www.claudiazedda.it, www.bottegakreativa.it e www.koendi.it Visitali per conoscermi meglio!

7 commenti a “Mamme in mode freelance”
  1. Grazie. Sono felice di leggere un post così. Anche io ho fatto praticamente come te con il primo figlio, certo ci ho messo un pochino di più di 15 giorni a ricominciare ma solo per problemi tecnico-fisici. Per il secondo spero di continuare a fare così e anche io mi sto convertendo ai pannolini lavabili almeno in casa..
    Leggo sempre e solo post di mamme disperate. Leggere post così ottimistici fa bene

  2. Grazie per il punto di vista positivo e leggero sulla vita di una donna/mamma freelance. Quasi quasi questo post me lo stampo e lo tengo come promemoria per quando sarà il mio turno 🙂

  3. Avere figli è un’esperienza sconvolgente, nel bene e nel male. Il tempo che dedichi a te stessa si riduce notevolmente, ma noi mamme abbiamo il magico dono dell’organizzazione e sappiamo bene che volere è sempre e per sempre potere! Grazie a te Elena! A presto!

  4. Grazie Claudia,
    il tuo articolo è illuminante: tante paure e tante “intransigenze” personali sono diventate di colpo qualcosa su cui riderci su. Sapere che alla fine tutto può essere organizzato con il vecchio metodo delle cose da fare rigorosamente su carta è confortante, anche quando inizi a muoverti lentamente per una “dolce compagnia”.
    Tanti auguri per il tuo lavoro!
    Ancora grazie per aver scritto questo post (invece di cazzeggiare su pinterest!) e di averlo ripostato oggi!

    Alessandra

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