figli malati

Le ho provate tutte, ma pare che da che mondo è mondo le bambine, in inverno (ma anche autunno e primavera) si ammalino.

E quando dico tutte tu penserai che lo dico tanto per dirlo, e invece no. Le ho provate tutte. Omeopatici, non omeopatici, ad uscire, a non uscire, a coprirla a non coprirla, a tenere l’aerosol sul comodino tanto per scaramanzia che quando lo tolgo torna la tosse, globuli sotto la lingua non appena ho il sentore, erbe aromatiche vicino al letto, immunizzanti, sciroppi, miele e pure qualche altra cosetta che ora mi sfugge.

Niente da fare: mia figlia si ammala. E quando si ammala mia figlia la casa si ferma.

Immagina.

Lei febbre alta sempre attaccata alla sottoscritta: sul comodino colla di sciroppo della notte precedente con tanto di cellulare appiccicoso che quando rispondi ad un cliente ti lascio solo immaginare. Cartine di tachipirina ovunque e il termometro digitale ramingo, che ogni volta che mi serve non ricordo dove l’abbia conservato, accidenti a me.

In tutto questo dove trovo il tempo per lavorare? Bada bene, ne trovo poco, ma qualcosa si può fare. Ecco qualche consiglio che ti potrebbe salvare la vita.

 

Dormi

Come fai a lavorare se dormi? Fidati, se dormi, anche poco, è sicuro che lavorerai. Per poco magari, ma in maniera molto più produttiva di quanto faresti se decidessi di non dormire.

Che poi anche dormire è un problema, perché quando mia figlia sta male, non so il tuo, ma anche se sembra che dorma si lamenta. E la mia ansia che va a mille mi impone di non dormire.

Il modo migliore per riposare almeno un po’ è portarti il figlio nel lettone. Lo so. Lo so. Ci hanno detto che poi si abitua al lettone e non te ne liberi più tipo una piaga biblica. Sono tutte storie. Quando sta male Reb dorme con me, quando sta bene, dorme nel suo lettone, sempre con me, ma queste sono altre storie!

 

Tutto è concesso

Quando entrambe siamo sveglie, lei più coccolosa del solito che si fa? Le regole di tutti i giorni, quando sta male, non valgono. Per far sembrare speciale la malattia a lei, e per renderla almeno un pochino produttiva per la sottoscritta, le concedo molte più libertà che fanno felici entrambe.

Fra le libertà cito, in ordine sparso ciuccio, tablet, tv come se non ci fosse un domani, cellulare, accesso al mio beauty e didò sul divano. Sono tutte cose che la distraggono, la fanno star bene e mi permettono di scrivere qualche parola.

 

Il disordine non esiste

E anche se esiste, io fingo di non vederlo. Che poi non è una cosa facilissima, ma ci provo. Per riordinare ci sarà tempo. Se il bambino dorme, tu sei cosciente e riposata non sprecare tempo a riordinare. Corri a lavorare.

 

Baby sitter familiari

Ecco il mio ultimo trucchetto: mia mamma, il mio asso nella manica. Quando la bambina sta male faccio una telefonatina al call center “Figlie disperate” e se può mi guarda un po’ la bambina. Io sto nello studio a lavorare, loro giocano in cucina.

Insomma il segreto è arrangiarsi, non farsi prendere dallo sconforto e soprattutto cercare di non ammalarsi.

E tu? Che trucchetti hai escogitato per lavorare quando i bambini stanno male?

Di Claudia Zedda

Sono una scrittrice cagliaritana, web content, laureata in lettere moderne con indirizzo socio antropologico, ricercatrice indipendente e creativa cronica. Ho pubblicato due saggi tutti incentrati sulla tradizione sarda (Creature Fantastiche in Sardegna ed Est Antigoriu), un romanzo (L'Amuleto) e oltre ad esserefreelance.it gestisco il sito www.claudiazedda.it, www.bottegakreativa.it e www.koendi.it Visitali per conoscermi meglio!

2 commenti a “Figli malati e mamme freelance che lavorano in casa: ecco come”
  1. Mi ci ritrovo tantissimo! Ora, purtroppo, il lavoro è diminuito da un paio di mesi, ma in generale è davvero difficile. Il fatto di “mandare a quel paese” un po’ di regole che normalmente vigono a casa è la mia unica ancora di salvezza (vedi tablet, tv ecc…lavoro con il senso di colpa, ma almeno finisco). Comunque, anche lì, “mammmaaaaa guarda che c’è?!?!?” è un continuo 🙂 mia madre anche mi salva, anche se quando lavori a casa non tutti capiscono che sei impegnata e quindi lei rientra tra le persone che mi chiedono “dov’è questo/quello?”, “gli prepari tu la pappa?”, “lo cambi tu?”….e che ti ho chiamato a fare per aiutarmi?! 😀 solo che poi mi sento in colpa anche a risponderle così, perché so che solo a intrattenerlo mi da già una grande mano! Non conoscevo questo sito, mi conforta molto e mi sembra ci siano molte info utili 😉 it sounds good!

  2. Ciao! Grazie mille! Anche il tuo sito è super e ricco di un sacco di informazioni utilissime! Diventerò un’assidua frequentatrice! Ti abbraccio e in bocca al lupo!

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