Un buon writer ha la necessità, di tanto in tanto, di cambiare il punto di vista: ti aiuta a scandagliare una situazione a fondo, e ti consente di scoprire sfaccettature di un prodotto che non ti saresti nemmeno sognata di poter descrivere. Oggi cambio punto di vista e anzi che vestire i panni del cliente o del lettore, ho scelto di mettermi nei panni di chi mi vive accanto. D’altronde vivere con una blogger non è per niente facile, ma dato che generosa sono generosa, ho pensato bene di creare una sorta di manuale d’istruzioni che potrebbe semplificare la vita di chi, per fortuna o per destino vive in casa con questa strana razza.

L’idea chiaramente mi è venuta osservando i miei personalissimi assetti familiari: io tutto il giorno in casa, incatenata al pc, con una clessidra sulla scrivania che calcola precisamente quanti giorni, ore, minuti e secondi mancano al fine settimana, da trascorrere rigorosamente fuori, il mio compagno incatenato al suo ufficio dalle otto del mattino alle sette di sera con sulla scrivania una clessidra che calcola precisamente quanti giorni, ore, minuti e secondi mancano al fine settimana prossimo da trascorrere rigorosamente sul divano. Qualcosa non torna non trovi? Per fortuna con le parole ci so fare e so essere particolarmente persuasiva, ma di tanto in tanto mettersi nei panni altrui è fondamentale, ovviamente se non si vuol rischiare il divorzio!


Consigli per una convivenza fantastic

Fare felice una blogger è piuttosto semplice se chi le vive accanto parte dal presupposto che lei (o lui) il suo lavoro lo ama per davvero. Quindi la regola d’oro è quella di non screditarlo mai: a te potrebbe sembrarti di poco conto, ma per il blogger è importante.

  • Ascoltala quando rilegge i suoi articoli: e fallo per davvero. Tanto presto o tardi ti chiederà un consiglio su un passo che non la convince. Farti trovare con le scimmiette musiciste in testa non ti sarà di alcun aiuto;
  • non cliccare mai su “Mi piace” se non hai letto per davvero il suo pezzo, ti potrebbe chiedere quale parte ti è piaciuta di più. “Tutto l’articolo era bellissimo”, non è una risposta da prendere nemmeno in considerazione;
  • interessati al suo lavoro. Ogni giorno ha un cliente nuovo, una collaborazione stimolante, una proposta da vagliare che potrebbe voler condividere con te. Non so se ti ricordi la formuletta “nel bene e nel male”… ecco è arrivato il momento di metterla in pratica;
  • per lei i suoi blog sono dei figli e i suoi lettori parenti affezionati, quindi anche se durante una bella vacanza ha necessità di dare uno sguardo ai suoi spazi online non farne una questione di vita o di morte. D’altronde tu la tua mail non l’hai guardata manco una volta durante tutto il week end?

Ovviamente perché la convivenza funzioni per davvero anche la blogger deve capire il punto di vista della propria dolce metà. Ecco alcuni punti cruciali.

    • Non obbligarlo a rileggere i tuoi pezzi tutte le sere appena rientrato da lavoro: saranno anche fantastici, ma è probabile che dopo una giornata lavorativa sia stanchissimo. Piuttosto proponigliene uno ogni tanto, magari del quale vai particolarmente fiera;
    • interessati al suo lavoro: non sarà frenetico come il tuo, ma fare i conti ogni giorno con un capo e con colleghi non sempre simpaticissimi è davvero faticoso. Tu non ci sei più dentro, ma la tua dolce metà sì;
    • vivere in simbiosi con i tuoi blog e con il tuo lavoro non è possibile. Imponiti degli orari trascorsi i quali il computer si saluta. Non vale fingere di dover prendere una cosa nello studio per scaricare la posta ogni 10 minuti (sì, delle volte lo faccio anche io!);
    • mettiti nei suoi panni: tu sarai pure la blogger Raperonzolo imprigionata nella torre durante tutta la settimana e con una dannata voglia di fuga, ma lui ha voglia solo di strofinarsi contro il suo divano nel week end. Trovare un compromesso è  possibile: un fine settimana a testa potrebbe essere un’idea geniale!


Gli alti e bassi dei blogger

Te l’ho detto che sono una razza strana, ma ti possono regalare momenti di grande felicità! Sono fantasiosi, creativi, si interessano a tutto, il più delle volte amano viaggiare, fotografare, assaggiare, conoscere (perché presto metteranno l’esperienza su carta)! Quel che conta è che tu sappia come affrontare i momenti di esaltazione e di depressione del blogger.

Se l’esaltazione non hai altro da fare che cavalcarla e goderne, la depressione del blogger arriva quando meno te lo aspetti: un periodo di magra lavorativa (per gli amici di Milano consiglio una capatina su questa pagina: lavoro a Milano con Olx),un cliente che non apprezza il lavoro svolto, un pagamento che non arriva, un commento parecchio crudele sul sito hanno la capacità di atterrare per qualche giorno anche il blogger più frizzante. Tu che devi fare? Ascoltare sarà più che sufficiente e naturalmente sdrammatizzare: d’altronde chissà quante volte l’hai vista in atto quella scena.


E tu?

Che ne pensi? Stai già rigirando il pezzo alla tua dolce metà?

Hai qualche consiglio da aggiungere?

Photo Credit – songsfordrella

@Esserefreelance

Di Claudia Zedda

Sono una scrittrice cagliaritana, web content, laureata in lettere moderne con indirizzo socio antropologico, ricercatrice indipendente e creativa cronica. Ho pubblicato due saggi tutti incentrati sulla tradizione sarda (Creature Fantastiche in Sardegna ed Est Antigoriu), un romanzo (L'Amuleto) e oltre ad esserefreelance.it gestisco il sito www.claudiazedda.it, www.bottegakreativa.it e www.koendi.it Visitali per conoscermi meglio!

20 commenti a “Vivere con una blogger: istruzioni per l’uso”
  1. ahahahaah, fantastico… e anche prima di averlo letto, sì, lo ammetto, lo avevo già condiviso con il mio povero supporter e fantastico love 🙂

    Che bello sapere di non essere i soli a provare certe sensazioni… contraddittorie!

    Ciao Claudia, un bacio

  2. “Stai già rigirando il pezzo alla tua dolce metà?” Sìììì!

    Un post da leggere, stampare e, se possibile, imparare a memoria. Sia per me sia per lui.
    Grazie 🙂

  3. “Imponiti degli orari trascorsi i quali il computer si saluta”: un consiglio che dovrei davvero decidermi a mettere in pratica, prima o poi 🙂 (pena l’essere cacciata di casa con il mio computer….)

  4. Beh, se entrampi fate più o meno lo stesso mestiere O comunque in generale lavorate entrambi sul web le cose si semplificano ma allo stesso tempo si complicano. Saltano gli orari, e come hai detto si comincia a vivere in simbiosi con i blog di cui ti occupi, il lavoro lo porti in camerda da letto perchè la sera entrambi uscite i tablet dai comodini….però condividere anche il lavoro e in tal senso comfrontarsi e aiutarsi a vicenza è piacevole, specialmente se fai un lavoro che ti piace….anche se è giusto stabilire degli orari. E poi diciamolo, il fatto che il tuo ufficio sia dentro casa allunga le ore di lavoro. Confrontandomi con amici, invece, che nella vita fanno altro, mi rendo conto che le cose sono diverse, e per loro lavorare a casa non è lavoro, e quindi credono che alle 11 del mattino puoi chiudere tutto e andare al centro commerciale….tanto gli orari li stabilisci tu, ma non è assolutamente vero…gli orari sì sono più morbidi ma quella comunque è un’ora di punta in cui se il cliente ti chiama per una necessità non puoi dirgli oggi sono in ferie.

  5. Spiegare che il nostro è un lavoro anche se svolto da casa, è un compito difficile 🙂 Prima o poi ci arriveranno anche gli altri. Orari flessibili? Certo che sì e anche ferie quando vogliamo, ma lo stipendio in quel caso non ce lo paga nessuno. Ghghg piccolo dettaglio spesso sottovalutato! 😉 A presto Danila e grazie!

  6. Io sto per condividerlo e taggarlo su facebook (voglio essere social fino in fondo). Hai scritto delle gran verità, però sono orgogliosa di me, bene o male queste regole cerco di rispettarle già, nonostante la mia attività in proprio sia attiva solo da 7 mesi!
    Ti seguo sempre (anche se non commento mai)

    Alessandra

  7. Grazie Alessandra! Si sono consigli dettati dal buon senso e dall’esperienza, ma delle volte ricordarli ci può far solo del bene. A prestissimo!

  8. Ciao Claudia, io non sono una blogger ma un blogger, anche se fa poca differenza 🙂 Non oso girare i miei articoli a mia moglie, anche se mi piacerebbe moltissimo, perché so che è contrarissssssima al web e al blogging. Tuttavia, devo anche dire che mi sopporta. Non so….è come se lei avesse letto il tuo articolo prima di te! 😀

  9. Anche noi a casa entrambi, lui con il telelavoro.. ma ci sono le piccoline da gestire, anche nel w-e, e programmiamo le giornate attorno a loro ^^

  10. Croce e delizia i dolcissimi pargoli: un vero lusso per alcuni freelance oggi giorno, ma un’autentica ricchezza per tutti! Complimenti Giada che riesci a far combaciare vita professionale e vita di mamma!

  11. Carino 🙂 Però c’è chi campa peggio: chi ha una fidanzata che smatta per tutta la settimana in ufficio e nel fine settimana scrive sul blog, per esempio. Poveri, poveri, poveri fidanzati!

  12. Ho scoperto l’articolo diciamo… tardissimo ^_^

    Credo che lascero’ il computer acceso soltanto per farlo leggere “per caso” a quello che mi sopporta tutti i giorni 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *