Di questi tempi lavoro come un automa: spengo il computer a sera tarda (quando lo spengo) e a fine giornata mi chiedo “si ma in effetti che diavolo ho concluso”?

Ti è mai capitato? Credo d’aver la soluzione per dare risposta a questa odiosa domanda che ci crea un pizzico di inadeguatezza, un pizzico di malumore, malinconica tristezza, e un pizzico di demotivazione.

Certo che facciamo il lavoro più bello del mondo, ma visto che il più delle volte è frantumato in cento e una giornata differente, per osservare un progetto terminato ci vuole del tempo e una grande visione d’insieme. Ci sono giorni che la nostra mente è aperta e ci sentiamo un po’ Neo all’interno di Matrix, veloci, agili, elastici, in perfetto orario con le scadenze. Ci sono giornate di scirocco come questa durante le quali ti senti un bradipo messo alla moviola, lento, con la cispa negli occhi, con lo sbadiglio pronto e con la tazzina del caffè accanto rovesciata, perché è proprio una giornata no, accidenti a me devo pure lavare la tovaglietta!

Bene! Lavati la faccia, prendi la tua agendina e leggi qui (alla tovaglia penseremo più tardi).

Non sei un pittore, non sei uno scultore, non sei un muratore: a fine giornata non vedi un quadro completato, un bellissimo marmo che a preso vita o un muro possente di quelli che nemmeno a testate durante le giornate no puoi buttar giù. Tu scrivi, forse programmi, forse ti occupi di grafica o forse che ne so… fatto è che a fine giornata non sempre hai una visione precisa di quel che hai combinato. La soluzione sta nella tua To Do List.

Se stai pensando che sono in fissa con la lista delle cose da fare e le agendine, hai ragione, perché le trovo dannatamente utili. Ti aiutano a fare il punto della situazione, a  gestire il tuo tempo nel modo migliore, aumentano la tua produttività e ti rendono un freelance migliore.

A inizio giornata o a fine giornata

Scrivi quello che devi fare o quello che hai fatto! Se ti sai data davvero da fare gli occhietti ti inizieranno a brillare e penserai piuttosto tronfia del tuo lavoro “epperò, ecco cosa vuol dire lavorare”. Questo significa gratificazione, motivazione e maggiore produttività domani e dopo.

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Correggi i tuoi errori

Se a fine giornata la lista lavoro non è stata rispettata, o hai davvero poco da inserire in agenda… beh c’è un problema. E quando c’è un problema che si fa? Lo  si risolve! Trova l’elemento che ti distrae e eliminalo. Ti racconto una storia: c’era una volta una freelance con un cellulare nuovo che trillava ogni momento, al giorno riceveva almeno 300 notifiche e ogni volta che il cellulare la chiamava lei… beh lei rispondeva. In conclusione alla fine della giornata, pannolini cambiati e pappe a parte non aveva combinato un bel niente. Un bel giorno la freelance capì cosa doveva fare: entrò nelle impostazioni del suo cellulare e eliminò le notifiche sonore relative a tutte le applicazioni più insistenti, e visse felice e contenta, e con un gruzzoletto in banca.

Programma il tuo futuro

Se hai preso dimestichezza con la tua agendina e la to do list giornaliera non ti basta più sai che puoi fare? Passare a quella settimanale e mensile, proponendoti missioni sempre più a lungo termine e regalandoti un quadro più completo della settimana o del mese. Mi raccomando, mission possibili, altrimenti siamo punto a capo!

La spinta in più

Un ottimo modo per trovare la giusta motivazione, è quella di inserire a fine giornata il totale dei guadagni ottenuti. La variabile economica, quando alta e brillante regala sempre una spinta in più. Inoltre riguardare le tue to do list delle giornate e settimane passate ti potrà regalare sempre un briciolo di motivazione in più o farti ritrovare la strada giusta.

Tu che ne dici? To do listi?

Ah già la tovaglietta! Ecco un libro che potrebbe tornarti utile: l’ha scritto una cara amica e alle casalinghe freelance (per necessità) come la sottoscritta tornerà di certo utile: la mia casa ecopulita di Marta Albè!

Di Claudia Zedda

Sono una scrittrice cagliaritana, web content, laureata in lettere moderne con indirizzo socio antropologico, ricercatrice indipendente e creativa cronica. Ho pubblicato due saggi tutti incentrati sulla tradizione sarda (Creature Fantastiche in Sardegna ed Est Antigoriu), un romanzo (L'Amuleto) e oltre ad esserefreelance.it gestisco il sito www.claudiazedda.it, www.bottegakreativa.it e www.koendi.it Visitali per conoscermi meglio!

7 commenti a “Motivati con la To Do List”
  1. Sono arrivata alle tue conclusioni proprio oggi: a un mese dal matrimonio mi ritrovo con un sacco di lavoro (un po’ di cose da anticipare, un po’ di cose diciamo di “routine”) più tutto il resto. Stamattina attorno alle 4 mi sono svegliata e non riuscivo più a dormire: stavo andando in panico! Ma la prova dal parrucchiere quando? E devo confermare la fiorista…entro quand’era? ecc. ecc. stamattina ero uno zombie e lievemente in preda a una crisi di nervi. ok, ho detto, ora agisco. Prima cosa, passeggiata con cane sotto il sole che ricarica. Poi ho fatto una lista. E io odio le liste perché mi sembra di avere i compitini, e invece dopo che le ho fatte sto sempre molto meglio! Così mi sono accorta che il problema non era così sovradimensionato come la mia notte insonne l’aveva fatto diventare. E un passo alla volta spunterò le voci nei prossimi giorni/settimane. Moooolto meglio adesso!!!

  2. Si, io a differenza tua le liste le adoro perchè mi fanno vedere le cose molto più chiare… prima o poi ti affezionerai anche tu alle care to do list! Con una casa da gestire, e un marito da crescere (ahahah) (non me ne vogliano i maschietti, si scherza), le cose da fare aumentano esponenzialmente!

  3. Io sono una FAN delle liste. C’è una lista per tutto. Una lista per le cose da fare in giornata, una lista dei lavori da fare in casa il sabato, la lista della spesa, la wishlist su zalando…

    Però l’idea di segnare i guadagni della giornata mi spaventa, temo sarebbe troppo deprimente, mi accontento della soddisfazione emotiva 😀

  4. Leggere il tuo post è stato una manna dal cielo..proprio oggi le sensazioni di cui hai parlato mi stavano travolgendo..Ti ringrazio per avermi ricordato di fare il punto della situazione utilizzando le mie amate liste 🙂 Grazie e complimenti

  5. Ciao, seguo il sito da parecchio ormai e mi riprometto sempre di commentare. Beh, ora l’ho fatto, finalmente! Mi chiamo Silvia, ma tibi è sempre stato il mio soprannome che ho deciso di portare anche sul web.
    Sono una web writer freelance, esattamente come te, mi rispecchio molto in quello che scrivi, nei tuoi consigli e in ciò che racconti (tranne l’essere mamma, mi basta il nipotino per adesso xD).
    Non credevo nelle to-do-list fino a che non mi sono ritrovata a farmi, per fortuna, una certa clientela e parecchi lavori in una giornata. Panico. Da quel momento, to-do-list a vita! Agenda sempre sulla scrivania, penna, fogli e netbook! La mia vita è cambiata e il mio umore, dopo aver spuntato le cose da fare, è salito. E ora che ho deciso di commentarti, penso lo farò a ogni articolo che scriverai qui dentro. No, giuro che non sono una stalker, solo una collega, permettimi di chiamarti così, che ama scrivere e impazzirebbe senza. Un saluto!

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