A parlarci della possibilità di crearsi un’attività, se non si hanno conoscenze o appoggi esterni o interni (alla propria famiglia), c’è Claudia Zedda, artista dalle mille risorse, in grado di raccontarci in particolar modo dei “Free Lance” e delle numerose possibilità che offre tale prospettiva. Claudia, infatti, è fondatrice ed ideatrice di un sito davvero molto interessante “Essere FreeLance” all’indirizzo internet: www.esserefreelance.it e ce ne parla di persona. (Tiziana Iaccarino).[adsenseyu1]

Uno dei momenti più tristi della mia vita è stato quello immediatamente successivo alla Laurea. Un buon 80% di studenti vede frantumarsi in poche settimane tutte le proprie aspettative e mentre si cammina sui cocci rotti, ben attenti a non tagliarsi, ci si deprime, ci si demotiva e ci si inizia a porre la fatidica domanda “Perché cavolo ho speso tanto tempo per rincorrere la Laurea?”.

Il mio personale Purgatorio è durato qualche mese, tutti conditi di “La contatteremo al più presto” , “Le faremo sapere”, “Ma lei è laureata? E perché cerca un lavoro da commessa?”.

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Alla fine me lo sono chiesta anche io, perché cerco un lavoro da commessa? Alla consapevolezza è seguito un subitaneo rimboccarsi le maniche, e un investimento a fondo perduto sui miei sogni.

La mia fortuna è stata quella di pubblicare, immediatamente dopo la Laurea, la mia tesi, che ha preso forma di saggio intitolato “Creature Fantastiche in Sardegna”. L’ho proposto, poco speranzosa, ad una casa editrice, che di lì a pochi mesi è stata felicissima di pubblicarlo. E’ stato quello il momento nel quale ho creduto per davvero di poter vivere di scrittura, di passioni. Il web d’altronde è tanto infido quanto generoso e dopo aver inciampato contro qualche offerta lavorativa poco gratificante, ho incontrato clienti onesti e puntuali. Ricordo ancora il primo pagamento per gli articoli redatti, una soddisfazione senza pari.

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EssereFreelance.it è nato un po’ per gioco, un po’ per la voglia di aiutare tutti i giovani che amano scrivere, ma non sanno davvero da che parte iniziare… esattamente come me agli esordi. Gli articoli che scrivo sono alla portata di tutti, esperti e non, piani, conditi da numerosi link e da consigli che mi avrebbe fatto piacere ricevere quando mi stavo avvicinando al fantastico mondo della scrittura web. Cerco di dare indicazioni sul come trovare i primi lavori, sul come gestire il rapporto con il cliente e soprattutto sul come organizzarsi il lavoro, ma cerco soprattutto di ricordare a chiunque mi legga, che è possibile guadagnarsi un angolino di sole pur non avendo Santi in Paradiso.

Per proseguire nella lettura clicca qui.

Grazie a profumocreativo.blogspot.com

 

Di Claudia Zedda

Sono una scrittrice cagliaritana, web content, laureata in lettere moderne con indirizzo socio antropologico, ricercatrice indipendente e creativa cronica. Ho pubblicato due saggi tutti incentrati sulla tradizione sarda (Creature Fantastiche in Sardegna ed Est Antigoriu), un romanzo (L'Amuleto) e oltre ad esserefreelance.it gestisco il sito www.claudiazedda.it, www.bottegakreativa.it e www.koendi.it Visitali per conoscermi meglio!

4 commenti a “Essere Freelance? Ecco come: l’intervista a Claudia”
  1. Condivido, in parte, quello che scrivi ma alla fine l’impressione generale che si ha leggendo il tuo blog è un punto di vista della professione positivo ma un po’ astratto (il lavoro è faticoso, bisogna scrivere di tutto, non si deve pensare al lato romantico della professione, bisogna avere un blog, bisogna scrivere con entusiasmo anche l’articolo sulle otturazioni ecc.). Mi chiedo cosa si debba fare concretamente per iniziare a scrivere non gratuitamente (la retribuzione può essere scarsa ma credo debba esserci anche per un discorso di principio).

  2. Salve Angelo,
    mi dispiace il blog ti abbia dato idea d’essere un bel racconto astratto, specie per il fatto che si tratta in linea generale di racconti di vita, la mia :).
    Alcuna conoscenza e fino a tre anni fa alcuna nozione sulla professione di scrittrice per il web ( poi la si può chiamare come la si preferisce). Ognuno inizia come può. Io ho pubblicato la mia tesi con una casa editrice locale, ho ricevuto tiepidi consensi e mi sono rimboccata le maniche iniziando una professione faticosa, occupandomi di tutti i settori che mi interessavano e stimolavano (e grazie alla mia curiosità ho imparato davvero tanto, crescendo in esperienza e personalità), aprendo più di un blog a mo di vetrina e impiegando ogni giorno un briciolo di entusiasmo in più.
    Come iniziare? Ho scritto più di un articolo in merito, che immagino tu abbia letto. Certamente non solo domandando agli altri come fare, ma rimboccandosi le maniche e investendo tempo per conoscere a pieno la piattaforma sulla quale si desidera operare (carta – web – tv – teatro).
    Di rado scrivo senza ottenere compenso economico e di rado l’ho fatto agli inizi, ma soprattutto solo nei casi in cui il magazine mi offriva buona visibilità e interessante pubblicità.
    Vero è che agli esordi prendevo 0,50 cent a pezzo lungo 250 parole. Avrei potuto mollare. Ma non l’ho fatto, per entusiasmo, per amore nella professione, per voglia di realizzare il mio sogno.

    Felice serata.

  3. Ciao!! interessante il tuo articolo però vorrei sapere se hai aperto una partita Iva e dopo quanto tempo.
    Vorrei buttarmi nel freelance ma ancora non ho clienti e non saprei se mi conviene aprirla..o no.
    grazie

  4. Se sei senza clienti ancora non è il caso tu apra la partita iva. Entra nel giro, fatti conoscere, ed intanto utilizza lo strumento della ricevuta con ritenuta d’acconto. La partita iva verrà poi.
    A presto Sasa.

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