Chiamali sconti, chiamali saldi, chiamale offerte speciali, di questi tempi ne siamo letteralmente circondati. L’argomento che voglio tirare oggi in ballo è questo: un freelance può sguazzare nel mondo delle offerte speciali?

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Insomma, quando voglio incentivare l’acquisto dei miei libri mi capita di fare degli sconti sul prezzo di copertina o sulle spese di invio. Quando uno scrittore freelance, un grafico, un web designer vogliono aumentare il proprio volume d’affari possono fare lo stesso?

La risposta è più che ovvia: perché no? A patto naturalmente che si seguano delle piccole ma fondamentali attenzioni.

I pacchetti speciali

Possono consistere in un insieme di servizi che il creativo propone online o che offre ad un particolare cliente in un determinato momento.

Si può ad esempio proporre di produrre tot. articoli ad un prezzo scontato, si possono consegnare tre articoli al prezzo di due, ci si potrà offrire per la gestione di pagine web a prezzi iniziali scontatissimi e via dicendo.

Insomma si può invogliare il cliente ad usufruire dei servizi di un creativo, e se il creativo sarà tanto intelligente e furbo, il cliente non potrà più farne a meno.

Insomma è come quando mettono al supermercato il caffè Lavazza in super offerta speciale. L’ignaro freelance se ne compra qualche pacchetto e una volta finita la scorta fa ritorno al supermercato ma nota che il prezzo è ritornato a livelli normali. Oramai a quel gusto ci ha fatto il palato, e poi come potrebbe scrivere a notte fonda senza una buona tazzina di caffè Lavazza? E così se ne compra qualche altro pacchetto, ricordando quei bellissimi sconti andati.

Un pacchetto particolarmente interessante potrebbe essere quello chiavi in mano: associandoti con un altro freelance di fiducia potresti offrire la creazione di un sito e la produzione di contenuti ad un prezzo già concordato. I clienti adorano non dover perdere troppo tempo nella ricerca di un buon designer e di un bravo web content.

Se invece sei un freelance alle prime armi, potresti iniziare la tua attività proponendo prezzi scontati, tanto per farti le ossa, la clientela ma soprattutto per mettere in pratica tutta quella teoria che ti frulla per la testa.

 

Ovviamente, manco dovrei dirlo, si tratta di prezzi che si possono fare per un tempo limitato, per lo meno se desideri guadagnare qualche soldino dalla tua attività.

Come e quando

Per pubblicizzare le tue offerte naturalmente puoi far affidamento sul tuo sito web, sul passaparola, sulla tua pagina Facebook.

E dato che si ricorre al sistema sconti per stimolare nuovi affari, il periodo migliore per incentivare i clienti a spendere qualche soldino in più è proprio quello di magra, quando per intenderci hai pochi, pochissimi clienti e vuoi risollevare le sorti del tuo business. Quello è il momento buono per pubblicizzare la tua offerta.

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Da non dimenticare

L’ho già detto, ma ripeterlo non costa niente: dato che non si può mandare avanti la baracca facendo sconti ad oltranza, ricordati di indicare con precisione, sulla tua pagina web o sul tuo profilo fb la data di inizio e soprattutto di fine dell’offerta.

Inoltre devi precisare con cura in cosa consiste il pacchetto che proponi di modo che non ci siano incomprensioni con il cliente, dopo l’acquisto.

Se hai deciso di collaborare con un collega freelance concordate, prima ancora di iniziare il lavoro, le responsabilità di ciascuno ed i guadagni.

Infine specifica il fatto che quelli che fai in quel momento, sono prezzi scontati. E’ bene che il cliente capisca che se saprà cogliere l’offerta farà un vero affare!

E tu?

Cosa ne pensi? Mai fatto offerte speciali?

Photo Credit: Vectorportal

 

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Di Claudia Zedda

Sono una scrittrice cagliaritana, web content, laureata in lettere moderne con indirizzo socio antropologico, ricercatrice indipendente e creativa cronica. Ho pubblicato due saggi tutti incentrati sulla tradizione sarda (Creature Fantastiche in Sardegna ed Est Antigoriu), un romanzo (L'Amuleto) e oltre ad esserefreelance.it gestisco il sito www.claudiazedda.it, www.bottegakreativa.it e www.koendi.it Visitali per conoscermi meglio!

8 commenti a “Offerte Freelance: scrivo 3 e paghi 2”
  1. Il sistema della scontistica e della promozione si addice bene alla grande produzione. Per quanto possa essere funzionale anche per il mercato freelance si corre il rischio di “abituare” il cliente a forniture omaggio e lavori sottopagati riducendo il valore effettivo di ciò che si fa. Bisogna considerare anche che il prezzo a volte è indice di qualità. Ti affideresti ad un freelance alle prime armi (e sconosciuto) se ti proponesse un’offerta di gran lunga inferiore rispetto alla media del settore?

  2. Ciao Luca!
    Comprendo il tuo punto di vista. Quello di abituare il cliente è un rischio reale, ma sta al freelance gestirlo con cura. Come? Sottolineando che appunto è una condizione speciale, che va ben oltre la norma. In fondo quando si è senza uno straccio di lavoro, credo sia capitato a tutti di accettare lavori pagati leggermente meno. (sottolineo il leggermente)
    Per quel che riguarda il freelance novizio devo dire che agli esordi i miei prezzi erano molto diversi da quelli che faccio oggi, in primo luogo perché non conoscevo assolutamente quelli del mercato, inoltre perché se avessi proposto articoli troppo costosi rispetto alla mia esperienza, non avrei mai avuto manco un cliente 🙁 Quelli in un certo senso sono sconti no? Che ne pensi?

  3. Ciao a tutti, non sono d’accordo con il post e invece condivido le idee di Luca Valente. La scontistica rischia di farci apparire come “svenditori”. Ma vi è un altro discorso da fare: il target. Il freelance non necessariamente deve puntare verso il basso con sconti o altre “trucchi” commerciali per accalappiarsi clienti che cercano sconti. Noi vogliamo clineti che invece non si sognerebbero mai di chiederci sconti perchè non vendiamo prodotti (anche se molto spesso possono sembrare) ma vendiamo servizi, in ogni caso. E i servizi non si scontano.

    Buona giornata
    Ciao

  4. Salve a tutti!
    Io ho avuto periodi (e capiteranno ancora) in cui ho applicato particolari sconti. Non sotto forma di saldi, bensì come sprint iniziale per le nuove collaborazioni: ad esempio, quando un nuovo cliente mi proponeva un lavoro, chiedendo anche uno sconto, io concedevo l’offerta “primo ingaggio”, con un piccolo sconto su un tot numero di articoli.
    Non ho mai applicato lo sconto su un pacchetto inferiore ai 10 articoli, per ovvi motivi.
    Ma questa idea mi ha permesso di accaparrarmi il cliente e di instaurare con lui (anzi, con loro) un ottimo rapporto, che dura ancora.
    Se infatti il lavoro che offri loro è ottimo, torneranno anche una seconda ed una terza volta, senza chiedere sconti 😉

  5. Ciao a tutti.
    Sono un art director con esperienza ventennale sulla comunicazione tradizionale, in grandi agenzie
    Ora vorrei provare a fare la free lance, con un team tra cui un copy e due web design ma non abbiamo la minima idea di che tipo di listino applicare
    voi ne avete uno da passarmi?

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