Sarà che ho ripreso con le lezioni di yoga, sarà che l’autunno insieme al fresco è finalmente arrivato, ma da qualche giorno ho deciso di abbandonare le vesti della cicala canterina e tornare ad essere la più meditativa formicuzza. E pensa che ti ripensa, ho finalmente individuato il problema che di questi tempi mi sta letteralmente rovinando le giornate: rimandare gli impegni. Sai di cosa parlo?

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Non sempre si tratta di impegni lavorativi, quando si scivola nel terribile purgatorio del rimandare, si inizia a rinviare al futuro qualsiasi cosa: inviti a cena da rivolgere ad una coppia di amici che non vedi da tanto e con la quale vorresti scambiare due chiacchiere… ma non adesso, la telefonata a tua sorella alla quale devi assolutamente dire quel che ti è successo… ma non subito, la lettura di quella mail che è dannatamente lunga e noiosa… fra qualche ora, la consultazione di quel pezzo tanto interessante… che leggerai appena avrai un attimo di tempo.

Così mi sono ritrovata con la posta piena di mail che presto o tardi leggerò (pensavo addirittura di creare un archivio ad hoc), con la barra dei preferiti che vomita link interessantissimi che chissà quando potrò consultare, con la mia to do list settimanale che piena di piccoli impegni che non avrei dovuto rimandare. Se siamo sulla stessa barca, e non hai messo il link di questo articolo fra quelli “da leggere più tardi”, sappi che ci sono buone notizie: credo di aver trovato la soluzione ai nostri problemi.

Non fare domani quel che puoi fare oggi (da leggersi adesso)

E’ una frase che ho sempre sentito dire, ma alla quale in fondo non ho mai dato troppo peso. Eppure ha tutte le ragioni del mondo. Quando si rimanda un impegno anche da poco la mente non lo accantona rapidamente, come facciamo noi! L’impegno ci resta sempre in testa, e dato che di testa ne abbiamo solo una, ci riuscirà difficile dedicarci completamente alla questione successiva! D’altronde non stai molto meglio quando cancelli qualche cosa dalla tua lista “Cose da fare”?

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Questione di minuti

Quanti ne potresti impiegare per risolvere quella situazione, per dare quella risposta, per leggere quell’articolo, per fare quella telefonata? Meno di 5 minuti? Allora fallo subito! Il segreto sta tutto qui, risolvere subito le situazioni di rapido consumo e rimandare quelle più impegnative, pianificando fin da subito il momento nel quale le dovrai risolvere!

D’altronde le faccende rimandate hanno la terribile capacità di ingigantirsi a dismisura, di rallentare la produttività di una giornata e di occupare la testa che altrimenti sarebbe libera ed elastica.

Chi ben comincia…

… è a metà dell’opera. Niente di più vero! Ti è capitato di girare e rigirare intorno ad un lavoro che proprio non vuoi iniziare? Che ti dia noia, che sia difficile, che non ti piaccia proprio per niente, il problema è sempre lo stesso: trovi mille scuse e mille distrazioni per non rimboccarti le maniche e iniziare a lavorare! Tranquillo, non sei il solo. Proprio in questo periodo mi hanno commissionato degli articoli tanto ben retribuiti quanto noiosi e ovviamente ci metto più tempo ad iniziare che a svolgere il tanto quotidiano. Da qualche giorno ho sperimentato questa nuova tecnica: iniziare a lavorare anche solo per un minuto, ma iniziare.

Una volta messo in moto il meccanismo, fermarsi risulta più difficile! Ovviamente dovrai forzarvi di non guardare ogni cinque minuti la posta, il profilo FB e Twitter o il tuo sito web del cuore, ma se il desiderio lo si lascia passare, prima o poi la sua intensità diminuirà.

E tu?

Cosa ne pensi? Come vinci il desiderio di rimandare gli impegni meno interessanti?

Photo Credit: L-T-L (mid-way through chemo)

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Di Claudia Zedda

Sono una scrittrice cagliaritana, web content, laureata in lettere moderne con indirizzo socio antropologico, ricercatrice indipendente e creativa cronica. Ho pubblicato due saggi tutti incentrati sulla tradizione sarda (Creature Fantastiche in Sardegna ed Est Antigoriu), un romanzo (L'Amuleto) e oltre ad esserefreelance.it gestisco il sito www.claudiazedda.it, www.bottegakreativa.it e www.koendi.it Visitali per conoscermi meglio!

15 commenti a “Freelance: chi rimanda e’ perduto”
  1. Oddio, hai descritto perfettamente il mio stato…o almeno, quello che si è accentuato con il caldo di questa estate XD
    Sono come te, tendo molto spesso a rimandare e allungo sempre i tempi!
    Devo smetterla….lo facciamo insieme? 😛

  2. Volentieri Beatrice, io ci sto provando già da qualche settimana e con ottimi risultati… anche se ci sono certi giorni che si consumano senza che me ne accorga 😉 Magari questi “consigli” ti potrebbero tornare utili 🙂

  3. Assolutamente sì, inoltre spesso siamo noi stessi a chiedere troppo alla nostra testa. Ci stanno benissimo anche le giornate di puro cazzeggio, basta ovviamente che non sian l’abitudine!Quando si lavora però… si deve cercare di fare sul serio!

  4. Proprio in questi giorni, ho iniziato a pensare di trasformarmi in “Wonder Catalina” ^__^ per poter affrontare i … ehm … troppi impegni rimandati. Dopo tanto pensare come poter fare, beh, in realtà, ho iniziato la trasformazione proprio questa mattina senza pensarci tanto su. Adesso spero tanto che l’effetto della pozione non mi abbandonerà proprio sul più bello =D

  5. Non mi capita spesso di immedesimarmi così tanto in un post, tu hai colto il segno: la procrastinazione è la deformazione professionale del freelance!! Io, perlomeno, confondo allegramente la libertà di gestire tempi e modi, con il dolce far niente. E quel che è peggio è che “meno ne fai, meno ne faresti”..Aiuto….proverò con i rimedi che suggerisci, ma almeno è bello sapere che non sono l’unica procrastinatrice. (e si badi bene, non parlo solo di lavoro…)

  6. Quando si dice “mal comune mezzo gaudio” :). Si è un problema che ci accomuna tutti (ovviamente qualche buon freelance potrebbe scagliare la prima pietra Ihihi). D’altronde cerco sempre di ricordare che non sono una macchina, e le giornate meno “produttive” ci posso pure stare, ma tengo sempre un occhio vigile perché Martina hai proprio ragione, quando inizi a far di meno, è difficile fermarsi 🙂 Grazie per il tuo commento!

  7. La pigrizia è la nipotina prediletta di zia noia e siccome è si bella ed intrigante, una volta che riesce a farti coricare è poi molto…….molto problematico rimettersi in “marcia”

  8. Ciao Claudia, sono contenta di aver letto il tuo post, una rinfrescatina alle idee, fa sempre bene!
    Chiara

  9. Grazie Chiara,
    sono felice ti sia tornato utile… ogni tanto bisogno perdere cinque minuti di tempo per rimettere i puntini sulle i… quanto si spostano in fretta! Have a good day!

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