Parliamoci chiaro, a nessuno (o quasi) piace il lunedì. In una scala di valori ipotetica se il venerdì è quotato 10, il lunedì tocca livelli bassi, bassissimi. E’ così anche per te?

Non ho mai amato il lunedì; i motivi sono i soliti. Non è certo colpa sua, ma segue il divertimento del fine settimana, di norma corrisponde con la ripresa dei lavori, delle responsabilità, ma soprattutto combacia con l’impostazione della sveglia, rigorosamente bandita durante il fine settimana.

Eppure dando uno sguardo a questo articolo ho pensato che le cose potrebbero andare diversamente. Certo tutto sta nel volerlo, eppure con piccole attenzioni potremmo mettere in ghingheri anche tutti i lunedì lavorativi della nostra vita, rendendoli se non fantastici per lo meno accettabili.

La sveglia del lunedi’

C’è chi consiglia di puntarla un po’ prima, per iniziare la giornata presto e renderla immediatamente più produttiva, c’è chi invece consiglia di svegliarsi con più calma, dedicandosi magari una mezzoretta in più sotto le coperte.

Io personalmente non ho una regola fissa: la sveglia la punto alle 7.30 come ogni giorno e poi in base alla domenica che ho vissuto agisco. Oggi ad esempio, raffreddata e infreddolita, ho preferito godermi qualche minuto in più il mio bel lettino, e i secondi rubati alla giornata lavorativa non hanno davvero prezzo.

Credo che un atteggiamento easy sia il più consigliabile: le regole troppo ferree fanno sentire in trappola anche il freelance più positivo!

Gli impegni del lunedi’

Oramai lo sai, sono una Moleskine dipendente e quindi il venerdì, prima di salutare i miei impegni professionali, cerco di organizzarmi la settimana successiva. A 32 anni suonati mi conosco fin troppo bene e so perfettamente che il lunedì, tranne rarissimi casi che confermano per altro la regola, sono meno produttiva. Per questo elaboro una to do list più leggera, inserendo in agenda (quando posso), impegni non troppo faticosi.

Non che questo mi aiuti ad alzarmi con il sorriso sulle labbra o a trascinarmi verso il mio ufficetto saltellante, ma almeno mi rende le cose più semplici. Penso sempre che potrebbe andare peggio!

Non rimandare tutto al lunedi’

Parlo per esperienza perché anche io spesso ho sguazzato in questo errore. Alle 17,00 di venerdì ti arriva una mail pesante, pesantissima che non intendi leggere manco morta. La prima reazione malsana è: ci penserò lunedì. Ma lunedì? Sarai veramente felice della scelta?

Probabilmente no! Quindi fintanto che ti sarà possibile non rimandare a “lunedì” quel che puoi fare venerdì. Tanto il lunedì presto o tardi arriverà e la mail incriminata dovrà essere letta e il problema risolto.

Il bicchiere mezzo pieno

Ok, lamentarsi è umano, ma non sempre giusto. Quanto la domenica notte mi metto a letto penso sempre che sarebbe fantastico se potesse seguire un’altra giornata di vacanza. Perché? Per via del fatto che, mettila come vuoi, il lunedì è un giorno lavorativo e quindi pensate. Si deve riprendere il ritmo di tutti i giorni e passare dalla modalità weekend a quella work in progress. Come aggirare il problema? Pensando magari che sì, il lunedì sarà pensate, ma potrebbe essere anche peggio: potresti non avere uno straccio di lavoro da fare. Ricordi quanto è frustrante non avere impegni?

Lunedi’ in bianco

Ultimo consiglio che posso condividere è quello di trascorrere un lunedì leggero. Non so tu, ma io durante il fine settimana organizzo sempre una cenetta tra amici, o un’uscitina che si dimostra sempre un po’ più pesante, gastronomicamente parlando, di quel che dovrebbe essere. Ecco perché il lunedì cerco sempre di fare dello sport, mi riprometto una settimana di regime alimentare controllato e opto per colazioni sane e purificanti. Il lunedì d’altronde è la giornata delle tisane e dei buoni propositi, e anche questo mi aiuta ad iniziare la giornata un po’ più soddisfatta e contenta.

E tu?

Hai qualche altro segreto da condividere?

Photo Credit:  Sarah Parmenter

 

Di Claudia Zedda

Sono una scrittrice cagliaritana, web content, laureata in lettere moderne con indirizzo socio antropologico, ricercatrice indipendente e creativa cronica. Ho pubblicato due saggi tutti incentrati sulla tradizione sarda (Creature Fantastiche in Sardegna ed Est Antigoriu), un romanzo (L'Amuleto) e oltre ad esserefreelance.it gestisco il sito www.claudiazedda.it, www.bottegakreativa.it e www.koendi.it Visitali per conoscermi meglio!

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