Diventa Mamma

Forse ti sarai chiesta/o perché mai questi mesi mi sono un po’ defilata dalla scena. Non si trattava solo di pigrizia e di una buona mole di lavoro. Essere Freelance diventerà mamma, mamma per davvero intendo, non di un nuovo articolo, non di un nuovo progetto, non di un nuovo blog ma di una bambina in carne ed ossa. Sai di quelle che piangono, mangiano e… va beh, lasciamo andare.

Come dice la mia dottoressa, le donne in attesa si fanno un po’ “bradipe”, e anche i blog gestiti da web writer in attesa si fanno un poco bradipi ma non per questo abbandoniamo la barca. Certo, questa sarà la mia più grande sfida: non si tratta più di trovare motivazioni, stimoli, nuovi clienti e nuove tecniche per organizzare il mio lavoro, di evitare il lavoro in pigiama o di tenere in ordine lo studio (che poi diventerà una cameretta tutto pannolini e mei tai); ora si tratta di gestire due lavori full time e sono aperte le scommesse: ce la posso fare?

Io punto tutti i miei blog e la mia professionalità sul sì, e alla faccia di chi si ostina a dire che le donne devono scegliere o la carriera o la famiglia Essere Freelance si gioca entrambe le carte!

Naturalmente non ho trascorso questi otto mesi a strafogarmi di patatine e dolcetti (cioè non ho fatto solo quello), ma ho letto un bel po’ di libri, articoli e pareri sull’argomento, quindi penso che, magari non da subito, ma riuscirò ad affrontare la situazione con una certa consapevolezza, anche se per complicarmi la vita come al solito ho fatto le scelte più insolite: pannolini lavabili, parti in acqua, doppi cognomi e chi più ne ha, più ne metta.

Torniamo a noi: penso che per fronteggiare la situazione alcune attenzioni siano più che necessarie… me le sono appuntate proprio sullo schermo del monitor, tanto per non dimenticarle:

  • organizzazione. Nel nostro lavoro senza non si va da nessuna parte, ma con una figlia nuova di zecca servirà rispolverare tutta la mia costanza e voglia di scrivere;
  • buttar giù una lista delle priorità. A giorni creerò la mia da incorniciare e tenere sempre sott’occhio. Fra le priorità plus famiglia, carriera, me stessa. Credo sarà come una to do list da riconsultare periodicamente;
  • saper dire di no. Tanto tempo fa ci ho scritto anche un pezzo, eppure di tanto in tanto ci si dimentica come si fa. Visto che tutto non potrò fare, non da subito per lo meno, il segreto starà nel saper dire di no alle occasioni meno appetitose. Il mio orgoglio di web writer già ne risente;
  • spegnere il pc. Te lo confesso, predico bene e razzolo male! Il mio computer passa molte notti in stand by perché tra una doccia, una cena, e una telefonata, la posta la controllo sempre! Ok sembra che sia molto molto molto utile spegnere il pc a fine giornata lavorativa. Sarà uno degli aspetti più difficili, ma ce la posso fare!
  • non sentirsi in colpa. Questo precetto me lo devo tatuare in fronte. Capita anche a te di sentirti da schifo quando non riesci a concludere tutti gli impegni della giornata e la tua to do list non è tutta depennata? Probabilmente, se ci somigliamo, è perché hai preparato una to do list da super eroina dotata di poteri. E già che sentirmi in colpa non mi porta niente di buono ora, credo che fra qualche settimana sarà ancora meno utile, ergo: sensi di colpa bye bye.

A questo punto non mi resta che fare segnali di fumo a tutte le mamme e papà che lavorano sul web in qualità di freelance (e non solo) per raccogliere più consigli possibili e restare in attesa di vedere per davvero la web writer, web content specialist, blogger più giovane della rete: è letteralmente cresciuta ascoltando non Mozart, non le ninna nanne della mamma, ma il ticchettio dei tasti!

E se hai voglia di leggere un libro interessante dai uno sguardo a “La mia mamma sta con me” di Claudia Porta.

Di Claudia Zedda

Sono una scrittrice cagliaritana, web content, laureata in lettere moderne con indirizzo socio antropologico, ricercatrice indipendente e creativa cronica. Ho pubblicato due saggi tutti incentrati sulla tradizione sarda (Creature Fantastiche in Sardegna ed Est Antigoriu), un romanzo (L'Amuleto) e oltre ad esserefreelance.it gestisco il sito www.claudiazedda.it, www.bottegakreativa.it e www.koendi.it Visitali per conoscermi meglio!

7 commenti a “Essere Freelance diventa mamma”
  1. Congratulazioni!!!
    E’ dura, diciamocelo ma ne vale comunque sempre la pena.
    Perché non si può scegliere fra due passioni, fra due amori, fra due cose che ti riempiono la vita.
    A volte ti fanno anche scapocciare la testa al muro, ma nella maggior parte dei casi ce la si fa!
    E se hai bisogno di non dimenticarti quel “te stessa” e quel “non sentirti in colpa” sai dove trovarmi: sempre pronta a sostenere la causa 😉

  2. Congratulazioni… niente consigli esperti da dare ma tanti, tantissimi auguri di cuore! coraggio, sono sicura che sara’ bellissimo. E sopratutto non dimentichiamoci mai il punto piu’ importante: NON SENTIRSI IN COLPA! MAI! 🙂

  3. Ce la farai, Claudia! Non ho figli, ma per organizzarmi ti consiglio la tecnica del pomodoro (nel link del mio nome). Oppure googlate “Francesco Cirillo pomodoro” 😉

  4. Ciao, ti leggo spesso ma non avevo mai commentato. Beh. Prima cosa augurissimi per la gravidanza. Seconda cosa ce la si fa. Ti parla la dea della disorganizzazione con il mac sempre acceso, con un figlio di 6 anni che da 6 fa la freelance grafica fra alti e bassi, che da poco ha semi abbandonato il totale homeworking, per lavorare mezza giornata fuori da casa, perché i conti lo richiedevano…ma che da novembre sarà di nuovo a casa perché ti farà compagnia e diventerò bis-mamma….:-) E li si che mi dovrò straorganizzare. Insomma un gran casino ma ce la faremo:-)

  5. Ciao Elena, felice che l’argomento ti abbia stimolata a partecipare! Sei decisamente più avanti rispetto alla sottoscritta! Ti faccio un grosso in bocca al lupo per la tua prossima avventura e sì, non ho dubbi, ce la faremo. D’altronde fra i miei motti preferiti c’è l’immancabile Volere è Potere, e tanto per gradire in settembre uscirà con probabilità il mio prossimo libro e sono in cantiere nuove collaborazioni. Per la serie “io voglio!”. Un abbraccio

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